Approdare dalla scuola materna alle elementari è una fase molto significativa per il bambino e raffigura il primo grande cambiamento della sua vita.

L’asilo rappresenta un luogo nel quale il bambino comincia a rapportarsi più intensamente con gli altri bambini e tutto questo avviene attraverso il gioco.

Solo nella fase iniziale il bambino tende ad avere avversione verso questo luogo ma generalmente poi la situazione si stabilizza fino a diventare un piacevole luogo di aggregazione.

Far conoscere la scuola futura

Il compito di un asilo nido è quello di preparare al meglio il bambino ad affrontare questo radicale cambio di vita.

Esistono delle iniziative nel quale i piccoli vengono accompagnati dalle maestre a visitare la loro futura scuola e dove possono svolgere delle attività con i ragazzi più grandicelli, questo per rendere più familiare il posto e addolcirne l’ingresso futuro.

Prime difficoltà

La scuola è il momento in cui si inizia a fare veramente sul serio, nel quale l’educazione non avviene più tramite il gioco ma attraverso lo studio.

Qua le regole diventano più ferree e dovrà abituarsi ben presto ai ritmi dati dalla scuola.

Dovrà stare attento alle lezioni per stare al passo con i propri compagni, apprendere nozioni nuove e quasi totalmente sconosciute fino a quel momento e una volta tornati a casa metterle in pratica attraverso i compiti.

Le difficoltà iniziali sono del tutto normali e risolvibili attraverso il semplice dialogo col figlio, è fondamentale creare un clima di fiducia intorno a lui e cercare di fargli capire che ha tutte le capacità per superare il momento complicato.

Scuola come percorso di crescita

La scuola aiuta anche a responsabilizzare il bambino per esempio attraverso la cura del proprio materiale scolastico oppure tramite la comunicazione ai genitori di annunci fatti dalle maestre.

Inoltre imparerà a dividere la propria giornata tra lo svago e i momenti in cui dovrà eseguire i compiti a casa, un importante distinzione tra dovere e piacere.

La scuola non deve essere vista come un impedimento alla propria vita ma piuttosto una parte integrante del percorso di crescita.